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Dolore in rosa

Endometriosi: conoscerla per trattarla

L’endometriosi è una patologia ginecologica cronica in cui il tessuto endometriale (mucosa di rivestimento della cavità interna dell’utero), cresce in sedi diverse rispetto alla normale fisiologia. Colpisce in Italia oltre tre milioni di donne in età fertile, e può iniziare a manifestarsi già dalle prime mestruazioni e durare fino alla menopausa.

 

Il sintomo più frequente è la dismenorrea (dolore pelvico durante il ciclo mestruale), a cui può associarsi l’infertilità nel 25-50% dei casi. Il dolore da endometriosi spesso viene liquidato come normale dolore mestruale o confuso, ad esempio, con problemi gastrointestinali o di salute mentale che portano a ritardi significativi nella diagnosi e nel trattamento. Le donne affette da endometriosi lottano anche per sette anni per ottenere una diagnosi accurata e un trattamento efficace contro il dolore. Spesso gli anni trascorsi, per ricevere la diagnosi e il trattamento, sono tali da aver compromesso più o meno gravemente la capacità riproduttiva.

IL PERCORSO DI CURA

Il percorso di cura dell’endometriosi è multidisciplinare, olistico e a lungo termine.  Dovrebbe prevedere il coinvolgimento di diversi specialisti (ginecologi, endocrinologi, ecc.) e discipline, e variare in funzione di fattori come la severità dei sintomi e la volontà o meno di cercare in futuro una gravidanza.

L’obiettivo della terapia è quello di migliorare i sintomi, prevenire le recidive e rallentare la progressione della malattia. La terapia è farmacologica o chirurgica.

 

La terapia farmacologica è finalizzata al controllo del dolore e degli altri sintomi correlati all’endometriosi che tendono a peggiorare la qualità di vita della donna, e a preservare il desiderio della donna di concepire. Le opzioni disponibili comprendono:

Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)

Tale opzione può essere anche associata alla terapia ormonale. Quando il dolore è lieve può essere utilizzata da sola sebbene non sia risolutiva favorisce la riduzione dello stato infiammatorio e del dolore rallentando la produzione di prostaglandine (sostanze legate all’infiammazione e al dolore), con conseguente miglioramento della qualità di vita. Tra i farmaci appartenenti a tale gruppo abbiamo il ketoprofene, l’ibuprofene, il naprossene e il paracetamolo.

Terapia ormonale

In questa categoria abbiamo

  • i contraccettivi ormonali combinati estro-progestinici (orali, vaginali o transdermici).  Sono particolarmente efficaci per il trattamento dei dolori associati all’endometriosi come dispareunia, dismenorrea e dolore non mestruale. La contraccezione ormonale bloccando il ciclo ovarico, interrompe la produzione di estrogeni ovarici e, lo sviluppo del tessuto endometriale inibendo così anche la crescita delle lesioni endometriosiche
  • progestinici, compresi i contraccettivi ormonali (orali, intrauterino a rilascio di levonorgestrel o impianto sottocutaneo a rilascio di etonogestrel)

Questi due gruppi di farmaci sono la terapia di scelta e di prima linea nella gestione del dolore e della malattia

  • agonisti e antagonisti dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (agonisti e antagonisti del GnRH), oggi raccomandati come seconda linea di trattamento a causa dei loro effetti collaterali
  • inibitori dell’aromatasi (Ais) oggi raccomandati solo nel caso di controindicazioni all’uso di altri trattamenti ormonali a causa dei loro effetti collaterali

La scelta del trattamento ottimale andrà personalizzato in particolare sulla base dell’età, dello stato di salute generale, delle preferenze della paziente, del grado di evoluzione e localizzazione della malattia.

  • La terapia chirurgica è indispensabile quando i sintomi non sono più gestibili con la terapia farmacologica o nel caso di cisti ovariche voluminose. La chirurgia dovrà sempre cercare di preservare il più possibile gli organi genitali femminili. La tecnica di scelta utilizzata è la laparoscopia.  

La laparoscopia rappresenta lo strumento migliore per individuare un’endometriosi a livello degli organi pelvici, anche se le cisti sono molto piccole. Tale procedura si effettua tramite piccole incisioni (5-10 mm), attraverso le quali vengono inseriti gli strumenti operatori ed una piccolissima telecamera. La laparoscopia può avere valenza sia diagnostica che terapeutica, permettendo in quest’ultima caso di rimuovere i focolai endometriosici.

Successivamente all’intervento chirurgico, generalmente, viene prescritta una terapia di mantenimento, in genere ormonale, che ha l’obiettivo di proteggere dalla ricomparsa delle lesioni. Nel tempo, tuttavia, i sintomi tendono a ripresentarsi. Ciò avviene più rapidamente se, all’asportazione del tessuto ectopico, non è seguita un’adeguata terapia di mantenimento oppure se non è stato possibile asportare completamente le lesioni presenti durante l’atto chirurgico.

 

Esistono infine delle strategie non mediche (medicina cinese, agopuntura, fisioterapia, esercizio fisico e interventi psicologici) che possono contribuire a migliorare la qualità vita o il benessere psicologico di chi soffre di endometriosi.

Le donne affette da endometriosi riportano spesso effetti benefici anche dalla modifica dell’alimentazione.  Stanno emergendo sempre di più legami tra dieta, microbiota e sviluppo della sintomatologia dolorosa associata all’endometriosi e alla neuroinfiammazione. I risultati degli studi clinici in corso permetteranno di informare le pazienti sull’alimentazione più appropriata per il miglioramento del dolore da endometriosi.

L’endometriosi è una malattia cronica per cui non esiste ancora una cura definitiva, ma i sintomi possono essere controllati con il giusto trattamento. La comunicazione è la chiave per trovarlo. Parla con il tuo ginecologo o il tuo medico di fiducia delle diverse opzioni esistenti e ricordati che vivere senza dolore è possibile!

L’endometriosi è inserita nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, negli stadi più avanzati (“moderato o III grado” e “grave o IV grado”) e viene riconosciuto alle pazienti il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.

 

Per maggiori informazioni consulta il sito del Ministero della Salute: Esenzioni per malattie croniche

  • Xi Y, et al.  Ann Acad Med Singap. 2022; 52:71-9

  • Chen L, et al. Int. J. Mol. Sci. 2023, 24, 7503

  • Saunders PTK, Horne AW. Cell. 2021 May 27;184(11):2807-2824

  • Ministero della Salute: Esenzioni per malattie croniche consultato il 21 dicembre 2023

  • Christian M Becker, et al. Human Reproduction Open, Vol.2022, Issue 2, 2022

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