fbpx
Dolore in rosa

Emicrania – curarla oggi è possibile

L’emicrania è la patologia neurologica più diffusa al mondo che predilige le donne. Coinvolge non solo gli aspetti fisici ma anche quelli emozionali, cognitivi, comportamentali e relazionali, nuocendo alla qualità̀ della vita e impoverendo le relazioni affettive e sociali. Le donne con emicrania si scontrano con una qualità̀ di vita peggiore rispetto agli uomini; gli attacchi sono più frequenti, con intensità e durata maggiore, e sintomi più evidenti. 

TERAPIA E CURA DELL’EMICRANIA

Familiarità, genetica, fattori ambientali e stile di vita, sono alla base della patologia, per questo è importante che qualsiasi trattamento farmacologico sia associato all’adozione di un sano stile di vita e all’eliminazione dei fattori scatenanti evitabili (come il digiuno e la privazione del sonno). 

La terapia dell’emicrania prevede trattamenti non farmacologici e farmacologici. 

TRATTAMENTI NON FARMACOLOGICI

Possono essere gli stessi usati per trattare la cefalea tensiva, presta quindi particolare attenzione a sonno, abitudini alimentari, stress e esercizio fisico. I cinque fattori identificati come i più comuni fattori scatenanti dell’emicrania sono infatti, lo stress, il digiuno, i cambiamenti atmosferici, i fattori legati al sonno e, nelle donne, le variazioni ormonali. 

 

Il diario dell’emicrania, analogamente al diario per la cefalea tensiva, condivide gli stessi criteri ed obiettivi. L’Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee (AIC-onlus),  ha sviluppato un diario, su cui potrai riportare le informazioni richieste. Se desideri maggiori informazioni su come compilarlo clicca qui.  

 

Possono essere un valido aiuto anche la massoterapia e la fisioterapia. Le tecniche di mobilizzazione articolare servono ad allungare e migliorare la mobilità di legamenti, muscoli e nervi, mentre la digitopressione stimola il sistema nervoso per riequilibrare la propriocezione e il senso di movimento. 

Le tecniche di autorilassamento, invece,  sono utili per migliorare la percezione del dolore. Infine, anche la dieta  ha un suo peso, infatti alcuni alimenti influiscono sull’emicrania così come sul mal di testa. 

  

Alcuni consigli importanti e utili di cui fare tesoro sono: 

  • stabilisci routine e orari fissi. Si raccomanda un periodo di riposo notturno regolare e sufficiente, poiché il solo miglioramento del sonno può far tornare l’emicrania cronica alla forma episodica 
  • bevi molto e mantieniti idratata, la disidratazione è una causa frequente di attacchi di emicrania 
  • fai esercizio fisico di tipo aerobico, svariate prove scientifiche sono a favore del ruolo preventivo dell’esercizio fisico, moderato e svolto regolarmente, sugli attacchi  
  • evita situazioni di stress 
  • evita il digiuno, bassi livelli di zucchero nel sangue (ipoglicemia) possono fungere da trigger e scatenare le crisi     
  • pratica tecniche e terapie di rilassamento, in particolare lo yoga 
  • non abusare di caffè e fumo 
  • mantieni una corretta postura, tenere la testa in avanti, come il piegarsi su una postazione di lavoro bassa, peggiora i sintomi oltre ad affaticare la muscolatura cervicale

TRATTAMENTI FARMACOLOGICI

 

 

 

La terapia farmacologica dell’emicrania può essere:  

  • acuta, volta a spegnere l’attacco
  • preventiva o di profilassi, volta a prevenire l’attacco

Terapia acuta. Solo in caso di un attacco lieve, si può ricorrere all’uso di farmaci antinfiammatori (FANS) come il ketoprofene, l’ibuprofene e antidolorifici. I farmaci specifici per il trattamento dell’emicrania sono i triptani (come rizatriptan, zolmitriptan, almotriptan) la cui efficacia e sicurezza è stata dimostrata in numerosi studi clinici. Si tratta di molecole specifiche e selettive caratterizzate da buona efficacia, disponibili in varie formulazioni. Tuttavia, circa il 30% dei pazienti non risponde a tale trattamento.  

Recentemente, sono state introdotte due nuove classi di farmaci per l’attacco acuto i ditani e i gepanti.  

  • Ditani: hanno come bersaglio il recettore della serotonina, ma sono più selettivi e specifici rispetto ai triptani. Appartiene a questa classe lasmiditan, disponibile in Italia in compresse da 50, 100 e 200 mg.  
  • Gepanti: agiscono come antagonisti del recettore della proteina correlata al gene della calcitonina (CGRP), uno dei più̀ potenti vasodilatatori endogeni conosciuti. I gepanti indicati nella terapia acuta sono ubrogepant e rimegepant disponibili in Italia in compresse per assunzione orale.   

In America la Food and Drug Administration ha approvato l’uso di  zavegepant, il primo farmaco a somministrazione intranasale ad effetto rapido che agisce in soli 15 minuti. 

TERAPIA PREVENTIVA O DI PROFILASSI

La terapia preventiva o di profilassi dell’emicrania, sebbene sia la “più curativa” è ancora oggi la più negletta e scarsamente utilizzata.

La profilassi deve affiancarsi alla terapia acuta quando sono presenti almeno 4 giorni al mese di emicrania disabilitante, e deve essere eseguita per un periodo continuativo di 4-6 mesi. Viene considerata efficace quando induce una riduzione della frequenza degli attacchi di almeno il 50%.

Fino ad oggi la terapia preventiva si è avvalsa di farmaci sviluppati per altre indicazioni (come antiepilettici, antidepressivi, beta-bloccanti, calcio-antagonisti) i cui eventi avversi (sonnolenza, aumento di peso, disturbi della memoria) ne hanno limitato l’utilizzo.

Ma la vera rivoluzione che può cambiare la storia della malattia è l’introduzione di una nuova classe di farmaci per la prevenzione dell’emicrania che ha come bersaglio il peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP) o il suo recettore. Si tratta di

 

  • anticorpi monoclonali antiCGRP o contro il suo recettore: gli anticorpi monoclonali contro CGRP (fremanezumab, galcanezumab, eptinezumab) o il suo recettore (erenumab) sono somministrati per via iniettiva. Si tratta della prima terapia specifica e selettiva per la prevenzione dell’emicrania che ha inoltre dimostrato un eccellente profilo di tollerabilità̀.
  • gepanti (atogepant e rimegepant) somministrati per via orale

Come accedere all’anticorpo monoclonale e chi può prescriverlo? In ogni regione sono stati individuati dei centri specializzati che sono autorizzati alla somministrazione di tali farmaci. Sul sito dell’Alleanza Cefalalgici (Al.Ce.) è possibile reperire l’elenco aggiornato dei centri autorizzati.

Da qualche anno è disponibile in Italia anche la tossina botulinica di tipo A, è indicata per ridurre i sintomi dell’emicrania cronica negli adulti che non abbiano avuto una risposta adeguata con altri farmaci somministrati a scopo di profilassi.

Grazie a questi farmaci le opzioni di trattamento a disposizione della classe medica sono tali che si può cambiare in maniera rapida ed irreversibile la storia della malattia, permettendo alle donne che soffrono, e ai pazienti tutti, di ridurre il numero di attacchi di emicrania, diminuendone anche intensità e durata.  

Solo il medico specialista sarà in grado di prescriverti la terapia più indicata, più sicura e adatta al tuo stato di malattia!

  • Leonardi M, et al. The World Health Organization Intersectoral Global Action Plan on Epilepsy and Other Neurological Disorders and the headache revolution: from headache burden to a global action plan for headache disorders. J Headache Pain. 2024 Jan 4;25(1):4

  • EMICRANIA: UNA MALATTIA DI GENERE IMPATTO SOCIO-ECONOMICO IN ITALIA Istituto Superiore di Sanità Centro di Riferimento per la Medicina di Genere, 2018

  • Steiner TJ, et al. J Headache Pain 2020; 21: 137 

  • Probyn K, ET AL. BMJ Open. 2017 Aug 11;7(8):e016670 

  • Dodick D.W. Lancet. 2018;391:1315–1330 

  • Nappi RE, et al. Cells. 2022 Apr 15;11(8):1355

  • www.cefalea.it consultato l’11/01/2024 

© Riproduzione riservata
Parla con
l'esperta

Iscriviti ora alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornata e accedere a contenuti e servizi esclusivi