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Contraccezione ormonale per una maternità consapevole

Scegliere un metodo contraccettivo non significa dire “no” alla maternità, ma dire “sì, quando sarò pronta”. La contraccezione può aiutarti a vivere una maternità serena, libera e pianificata.
La maternità è una delle esperienze più intense nella vita di una donna, ma perché sia davvero un atto di libertà e amore, deve essere una scelta consapevole, non una casualità.

Grazie ai moderni metodi contraccettivi ormonali – dalla pillola al cerotto, dall’anello vaginale all’iniezione – è possibile decidere quando e se diventare madre, rispettando i tempi del proprio corpo, della propria mente e della propria vita, riducendo il rischio di IVG (interruzioni volontarie di gravidanza).

Consulta i principali metodi di contraccezione per le donne in 13 lingue

La maternità consapevole è anche una forma di cura verso te stessa e il tuo futuro bambino.

COS’È LA CONTRACCEZIONE ORMONALE?

La contraccezione ormonale comprende un insieme di metodi che utilizzano ormoni femminili sintetici per prevenire la gravidanza. I principali sono:

È il metodo più conosciuto e più utilizzato dopo il preservativo maschile. La pillola può essere:

  • combinata (estrogeno + progestinico): inibisce l’ovulazione, modifica il muco cervicale e rende l’endometrio inadatto all’impianto. Ha un’efficacia superiore al 99% se assunta correttamente.
  • solo progestinica (minipillola): adatta a chi non può assumere estrogeni. Agisce soprattutto sul muco cervicale e, talvolta, sull’ovulazione. Efficace se assunta con precisione ogni giorno.

Alcune Regioni italiane forniscono gratuitamente i contraccettivi orali a:

  • giovani donne (fino a 26 anni di età),
  • donne che hanno subito un aborto nei due anni precedenti
  • donne con esenzioni di reddito

Si tratta di un cerotto dotato di un serbatoio che rilascia gradualmente ormoni (estrogeni e progestinici) per via transdermica. Si applica sulla pelle sana (es. addome, braccio) e si cambia una volta a settimana per tre settimane, seguite da una settimana di pausa. Offre un’efficacia del 99% se usato correttamente e una modalità di somministrazione comoda e meno soggetta a dimenticanze quotidiane.
Irritazione locale, mal di testa, tensione mammaria o variazioni del ciclo sono i principali effetti indesiderati che possono manifestarsi con l’uso di questo contraccettivo.

L’anello anticoncezionale è un dispositivo contraccettivo a forma di anello, flessibile, trasparente e realizzato in materiale plastico atossico e non irritante. Contiene una combinazione di ormoni estroprogestinici che vengono rilasciati gradualmente nell’organismo. Questi ormoni impediscono l’ovulazione, rendono il muco cervicale più denso — ostacolando così il passaggio degli spermatozoi — e modificano l’endometrio, riducendo le probabilità che un eventuale ovulo fecondato possa impiantarsi.
L’anello può essere inserito autonomamente dalla donna, seguendo le indicazioni del ginecologo e le istruzioni contenute nel foglietto illustrativo. Va posizionato in vagina al momento opportuno, lasciato in sede per tre settimane e poi rimosso per una settimana di pausa, durante la quale si verifica generalmente un sanguinamento simile al ciclo mestruale.
Come tutti i contraccettivi ormonali, anche l’anello può comportare effetti indesiderati, tra cui aumento di peso, acne, mal di testa, tensione mammaria e altri disturbi di lieve entità.

Le iniezioni contraccettive a base di solo progestinico consistono nella somministrazione intramuscolare dell’ormone, generalmente nel muscolo deltoide o gluteo, ogni tre mesi. Sebbene ampiamente utilizzato in molti Paesi, questo metodo è meno diffuso in Italia. Dopo l’iniezione, il progestinico viene rilasciato lentamente nel tempo, garantendo una protezione continuativa contro la gravidanza. Il meccanismo d’azione è analogo a quello di altri contraccettivi ormonali: inibisce l’ovulazione e altera il muco cervicale e l’endometrio, rendendo difficile il concepimento.
Altamente efficace, può causare irregolarità mestruali o amenorrea.

L’impianto contraccettivo consiste in un bastoncino sottocutaneo di piccole dimensioni (4 centimetri di lunghezza per 2 millimetri di diametro), inserito nella parte interna superiore del braccio non dominante dal ginecologo, previa somministrazione di un anestetico locale. Contiene un ormone simile al progesterone che viene rilasciato lentamente nel corpo della donna per una durata di circa 3 anni. Il suo meccanismo d’azione è quello di inibire l’ovulazione e modificare la densità del muco cervicale per impedire il passaggio degli spermatozoi. Garantisce un’elevata protezione senza interventi quotidiani. Mal di testa, aumento della fame e del peso, nausea, alterazioni del ciclo mestruale, acne sono i principali possibili effetti indesiderati.

Il dispositivo intrauterino, o spirale, è un contraccettivo a forma di T, impiantabile a livello dell’utero di cui, esistono due tipologie: ormonale e al rame.

Il dispositivo intrauterino ormonale è dotato di un serbatoio contenente ormone di tipo progestinico che rilascerà direttamente nell’utero dopo essere stato inserito. Può rimanere in sede per 3, 5 o 6 anni e sono tra i metodi più efficaci disponibili. Svolge la sua azione contraccettiva mediante ispessimento del muco cervicale, modificano l’endometrio e talvolta inibendo l’ovulazione.

I BENEFICI DELLA CONTRACCEZIONE ORMONALE OLTRE LA PREVENZIONE

I metodi ormonali non servono solo a evitare gravidanze. Possono offrire anche importanti vantaggi:

L’uso della pillola anticoncezionale riduce del 50% il rischio di tumore dell’endometrio

SUPERARE I TABÙ: UNA SCELTA INFORMATA È UNA SCELTA LIBERA

Nonostante i numerosi vantaggi, la contraccezione ormonale è ancora spesso oggetto di disinformazione e pregiudizi. È fondamentale offrire:

  • informazioni scientificamente accurate;
  • consulenze personalizzate con il ginecologo;
  • uno sguardo moderno sulla salute sessuale e riproduttiva.

Promuovere la contraccezione ormonale significa promuovere il diritto alla salute sessuale e riproduttiva.
Parla con il tuo ginecologo per trovare il metodo più adatto a te.
Conoscere è il primo passo per scegliere.
E scegliere è il primo atto di cura verso te stessa.

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