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Disturbi della pelle: come curare acne e brufoli

Acne: non è solo un disturbo fisico​

Avevo 11 anni quando ho raggiunto la pubertà e, circa due anni dopo, ho iniziato a soffrire di acne. Ho provato di tutto, ma senza successo. Ricordo l’imbarazzo nel mostrare il viso con i brufoli sparsi sul mento quando iniziarono le prime cotte. Per fortuna, una volta superata la pubertà, la mia acne è migliorata.​

Sicuramente, se sei qui, è perché hai ricordi poco piacevoli legati alla comparsa di quei fastidiosi e doloranti brufoli sul viso durante i periodi di stress, come la notte prima di un esame o del primo appuntamento.​
Secondo l’ American Academy of Dermatology (AAD), l’acne colpisce più del solo aspetto fisico e può avere un impatto rilevante sul benessere psicologico degli individui. Gli studi hanno dimostrato che l’acne può determinare ansia, depressione, bassa autostima, disagio psicologico e ridotta qualità della vita.​

I bambini affetti da acne, ad esempio, possono essere vittime di bullismo, il che può risultare dannoso per la loro autostima; gli adolescenti, invece, potrebbero isolarsi dalla vita sociale al punto da non frequentare più l’ambiente scolastico o non cercare un lavoro; tutto ciò perché il loro aspetto fisico provoca loro imbarazzo e si sentono poco attraenti. ​

ACNE: COS’È E COME RICONOSCERLA​

L’acne volgare è un disturbo dermatologico cronico comune della pelle, delle ghiandole sebacee e dei follicoli piliferi. È l’ottava malattia della pelle più comune, con una prevalenza globale stimata (per tutte le fasce di età) del 9,38% che inizia tipicamente durante la pubertà, quando gli ormoni sessuali iniziano a essere prodotti. Tale disturbo è frequente negli adolescenti e nei giovani adulti, ma migliora generalmente dopo i 30 anni. Sebbene l’elevata prevalenza dell’acne nella popolazione adolescenziale abbia contribuito a farla percepire come un disturbo della giovinezza, tale disturbo sta diventando sempre più diffuso negli adulti ed in particolare nelle donne.​

L’acne è caratterizzata dalla presenza di comedoni aperti (noti come punti neri) e chiusi (accumuli di sebo, cheratina e cellule morte che si formano nei dotti piliferi), papule (piccole lesioni cutanee), pustole (lesioni cutanee infiammate e piene di pus) e danni al tessuto dermico con formazione
di cicatrici.

CAUSE DELL’ACNE​

L’eccessiva produzione di sebo e la cheratinizzazione follicolare anormale contribuiscono alla formazione dei comedoni (noti come punti neri), che sono considerati le lesioni primarie dell’acne.

La rottura dei comedoni e le reazioni infiammatorie dovute a Cutibacterium acnes (precedentemente noto come Propionibacterium acnes), un batterio commensale della pelle che si nutre di sebo, sono associate allo sviluppo di lesioni infiammatorie; ma non solo: anche gli androgeni (ormoni steroidei) endogeni o esogeni, il ciclo mestruale, il fumo e l’uso di cosmetici possono contribuire alla formazione di comedoni nelle donne e possono svolgere un ruolo importante nello sviluppo di questo disturbo.

LO STRESS È CORRELATO CON L’ACNE?​

Lo stress non causa direttamente l’acne, ma la ricerca ha dimostrato che lo stress innesca cambiamenti ormonali che possono peggiorare l’acne o altre malattie della pelle, come la psoriasi o l’eczema.

Come già detto, la pelle incline all’acne è il risultato di una combinazione di fattori che portano all’ostruzione dei pori, alcuni dei quali sono influenzati dagli ormoni (cortisolo e androgeni per esempio), secreti dal sistema endocrino in risposta allo stress; questi intensificano la produzione di sebo, una sostanza oleosa protettiva prodotta naturalmente dalle ghiandole vicino ai follicoli piliferi della pelle.

 

Elevati livelli di Cutibacterium acnes, un batterio che vive nella pelle umana che si nutre di sebo, sollecita il dotto pilosebaceo favorendo in tal modo una risposta del sistema immunitario. Ecco che i globuli bianchi attratti da questo batterio secernono e rilasciano un enzima che può danneggiare la parete del follicolo pilifero, provocando una reazione infiammatoria.

Differenze individuali nelle popolazioni batteriche del microbioma intestinale, che sono influenzate dallo stress e che svolgono un ruolo modulatore sull’immunità sistemica, possono influenzare l’acne.​

COME LO STRESS PUÒ INFLUENZARE LA COMPARSA DELL’ACNE​

Ti senti costantemente stressata? Prova a prendere nota di quando lo sei e quando compaiono i brufoli, annotando tutto su un diario e confrontando eventuali intervalli di tempo per vedere se ci sono correlazioni:​

– se la comparsa dei brufoli tende a coincidere con i momenti in cui ti senti ansiosa o stressata, potrebbe esserci un collegamento;​
– se gli sfoghi sulla pelle non tendono a coincidere con i momenti in cui l’ansia prende il sopravvento, è più probabile che l’acne sia correlata a fattori ambientali. Controlla se i brufoli sono sempre negli stessi punti (ad esempio sul lato del viso dove tieni il telefono).​

Considera anche che il peggioramento dell’acne potrebbe essere correlato ad abitudini causate dallo stress, piuttosto che allo stress stesso. Ad esempio, bere troppi caffè può portare ad un aumento della produzione di cortisolo e avere un impatto negativo sul microbioma.

COSA PUOI FARE PER RIDURRE LA COMPARSA DEI BRUFOLI?​

Il miglioramento dell’acne, indipendentemente dal tipo o dalla causa, inizia con una beauty routine quotidiana dedicata alla cura della pelle:​

utilizza detergenti per la pelle delicati piuttosto che scrub e saponi (soprattutto saponi aggressivi o che seccano la pelle);​

tampona il viso dopo il lavaggio invece di strofinare ed esfoliare;

applica una crema delicata idratante per la pelle secca, oppure una crema delicata ad azione sebo regolatrice se la pelle è grassa;​

difenditi dai raggi solari con una crema solare non comedonica e oil-free;​

evita di spremere i brufoli.​

Se lo stress è un fattore che contribuisce alla comparsa o esacerbazione dell’acne, ridurre i livelli di stress potrebbe esserti di aiuto a prevenire la riacutizzazione dei sintomi.​

Prendi coscienza dell’ansia e impara a riconoscerla, più gestisci la tua ansia, migliore sarà la tua pelle;

Pratica tecniche collaudate di riduzione dello stress come lo yoga ed il TaiChi;

Regalati momenti di relax magari dedicandoti a un tuo hobby preferito per ritrovare il benessere psicologico;

Riduci l'assunzione di alcol e caffeina: queste sostanze non ti aiutano a prevenire lo stress e possono peggiorarlo;

Gestire le priorità può essere utile. Dedica un po' di tempo all'organizzazione di un elenco di cose da fare ogni giorno e concentrati su attività urgenti.

Il trattamento dell’acne da moderata a grave richiede l’uso di farmaci topici o orali prescritti dal medico, come antibiotici e retinoidi. 

L’acne volgare è un disturbo infiammatorio cronico comune della pelle e delle ghiandole sebacee che può essere correlato a fattori biologici, ma anche alle proprie emozioni e stati d’animo. Sappiamo bene che combatterla può essere una battaglia davvero ostica, ma non è un’impresa impossibile. Intanto, speriamo di averti un po’ aiutato con i consigli contenuti in questo articolo.

Se soffri di acne o ne hai sofferto in passato, raccontaci la tua esperienza nei commenti qui sotto!

  • Heng A.H.S, et al., Sci Rep. 2020 Apr 1;10(1):5754. 
  • Zari S, et al., Clin Cosmet Investig Dermatol. 2017 Dec 5;10:503-506. 
  • Qiang Ju MD, et al., Clin Dermatol. 2017 Mar-Apr;35(2):130-137.

     

  • Leung AKG, et al., Drugs Context. 2021 Oct 11;10:2021-8-6.
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