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Quando in rosa è il dolore. Trattare la dismenorrea primaria (dolori mestruali)

La dismenorrea o dolore mestruale è la condizione ginecologica più comune tra la popolazione femminile con un impatto negativo di estrema rilevanza sul potenziale corso della vita della donna. Gli studi mostrano che la dismenorrea influisce negativamente, per chi ne soffre, in diversi ambiti della qualità della vita come la salute generale e il funzionamento fisico, mentale, sociale e lavorativo durante il ciclo. Inoltre, se non trattata può portare o predisporre al dolore pelvico cronico.  

Miglioramento della qualità della vita, riduzione del dolore sono quindi il fondamento delle cure, l’obiettivo principale da perseguire e raggiungere.  

La valutazione iniziale ed approfondita da parte del ginecologo è importante al fine di escludere altre cause potenziali del dolore, come ad esempio l’endometriosi. Questo approccio permetterà anche di scegliere la terapia più efficace e adattarla ai sintomi individuali di ogni singola donna.  

Ciò è ancora più importante nelle adolescenti nelle quali la dismenorrea ricorrente deve essere seriamente attenzionata perché, se non curata, può avere un impatto significativo sulla salute mentale. Una maggiore gravità dei sintomi si associa spesso a depressione, ansia e severa compromissione della qualità di vita. Le adolescenti con dismenorrea, infatti, soffrono spesso anche di relazioni tese con la famiglia e gli amici, cosa che le può portare ad isolarsi e vivere in solitudine tale condizione.  

COME TRATTARE IL DOLORE MESTRUALE

Fortunatamente oggi abbiamo a disposizione sia terapie farmacologiche che terapie di medicina complementare. Nell’articolo Quando in rosa è il dolore. Cosa è la dismenorrea primaria (dolori mestruali), abbiamo visto qual è la causa maggiormente accreditata dalla comunità scientifica circa l’insorgenza di questi dolori legati al ciclo mestruale. Per tale motivo tra i principali farmaci indicati per trattare la dismenorrea primaria ci sono gli antinfiammatori non steroidei (FANS), che inibiscono l’attività della ciclossigenasi (COX) e, di conseguenza, la produzione di prostaglandine. Sostanze, queste ultime, responsabili della sindrome dolorosa. I FANS sono disponibili in diverse formulazioni e dosaggi. I più comuni sono il ketoprofene e l’ibuprofene, ma ve ne sono molti altri ancora. Possono essere dispensati anche senza la ricetta medica e sono disponibili in diverse formulazioni, con una differente rapidità d’azione nel trattare il dolore. 

I farmaci antinfiammatori non steroidei sono quelli più utilizzati nel trattamento del dolore della dismenorrea primaria. Il loro sviluppo nel 1969 ha dato inizio a una nuova era della gestione del dolore.  

Prima di iniziare ad assumerli è raccomandato e importante rivolgersi e consultare il proprio medico o ginecologo per evitare di incorrere in problemi alla salute a volte anche importanti.  

Se si è consultato il proprio medico o ginecologo e si è accertata la sicurezza nell’uso di tali farmaci quando i sintomi sono ricorrenti e prevedibili, si può considerare di iniziare il trattamento da 1 a 2 giorni prima dell’inizio delle mestruazioni.

Quando i FANS non sono in grado di ridurre il dolore o il loro uso è sconsigliato la terapia a base di contraccettivi ormonali, è altamente consigliata.  

I contraccettivi ormonali combinati, a base sia di estrogeni che di progestinici, esistono in diverse formulazioni somministrabili per via orale, vaginale o transcutanea. Agiscono limitando la crescita dell’endometrio che produce prostaglandine e leucotrieni responsabili del dolore. Il loro ruolo è quello di inibire l’ovulazione e, di conseguenza, la produzione di progesterone, responsabile della produzione di prostaglandine e leucotrieni. Oltre ai contraccettivi ormonali giornalieri o mensili sono disponibili anche quelli a lunga durata d’azione (Long Acting Contraception) e sono a base di solo progestinico. Anch’essi sono un metodo altamente efficace per trattare la dismenorrea e ne esistono di due tipi:  

  • un sistema intrauterino al levonogestrel (LNG-IUS o spirale medicata). Ne esistono di due tipi a secondo della durata di azione Mirena® o Jaidesse®, rispettivamente 5 o 3 anni  
  • un impianto sottocutaneo a base di etonogestrel. Nexplanon® della durata di 5 anni 

N.B.: entrambi i metodi devono essere inseriti (e poi rimossi) da un medico ginecologo 

Le evidenze scientifiche hanno dimostrato che questi ultimi due metodi contraccettivi sono efficaci nel migliorare la dismenorrea in oltre 8 donne su 10 (80%).

In tutti i casi e prima di qualsiasi trattamento rivolgiti al tuo ginecologo che valuterà il trattamento più idoneo alla tua condizione fisica. 

Oltre alle terapie farmacologiche esiste oggi un ampio consenso scientifico circa l’utilizzo della medicina complementare. Erbe mediche come camomilla, zenzero, cannella e l’aloe vera possiedono proprietà antinfiammatorie e antispasmodiche. Attività come yoga, rilassamento, psicoterapia, massaggi, ipnosi, nonché l’agopuntura e il calore topico sono indicate nel ridurre i sintomi legati alla dismenorrea primaria. Anche le vitamine hanno una funzione importante. Le vitamine E, B e C svolgono un ruolo di prevenzione o modulazione della sensazione dolorosa. La dieta poi ha un ruolo cardine nel ridurre l’infiammazione dovuta all’elevato numero di antiossidanti e sostanze chimiche presenti negli alimenti che aiutano il corpo a funzionare in modo ottimale. Infatti, alimenti ricchi di calcio, zinco e magnesio sono di estrema importanza nel gestire il dolore e la dismenorrea primaria. Nel caso che l’alimentazione non bastasse per assumere una quantità sufficiente di tali sostanze si può ricorrere agli integratori alimentari o nutraceutici.  Un maggior consumo di frutta e verdura in quanto fonti di molte vitamine e minerali, di pesce, latte e latticini ha un’associazione positiva con la diminuzione dei dolori mestruali.

 

Quando il ciclo mestruale è doloroso ricorda sempre che vale il principio “prevenire è meglio che curare!”.  

Se hai già sperimentato le tue “mestruazioni dolorose” puoi, dopo aver consultato il tuo medico, iniziare il trattamento prima che il dolore abbia inizio. Questo è tanto più importante quanto più si è giovani. Nelle adolescenti è di fondamentale importanza non sottovalutare il problema perché un riconoscimento precoce della patologia dolorosa permette sia di impostare la migliore terapia, sia di ridurre gli impatti negativi che tale condizione può avere a lungo termine sul corpo ma ancor più sulla psiche di una giovane donna in formazione ma non smetteremo mai di ripeterlo: 

“prima di intraprendere qualsiasi forma di trattamento, soprattutto se si tratta di farmaci, rivolgiti sempre al tuo medico di fiducia e/o al tuo ginecologo e non intraprendere mai terapie fai da te.  

  • Latthe P, e al.; BMC Public Health. 2006;6:177 

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  • MacGregor B, et al.; Int J Womens Health. 2023 Apr 3;15:499-509 

  • Hagen M, Alchin J.; Pain Manag. 2020 Mar;10(2):117-129 

  • Barcikowska Z, et al.; Int J Environ Res Public Health. 2020 Feb 13;17(4):1191 

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