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Vampate di calore? Ecco come affrontarle!

La menopausa, anche se spesso è vissuta come un problema o una malattia, in realtà è una fase naturale nella vita di ogni donna. Durante la transizione alla menopausa, le fluttuazioni dei livelli ormonali possono influenzare il ciclo mestruale e causare sintomi come vampate di calore e disturbi del sonno. Man mano che ci si avvicina alla menopausa, si possono avvertire altri sintomi, tra cui dolore durante i rapporti sessuali, problemi urinari e mestruazioni irregolari.

VAMPATE DI CALORE: COSA SONO?

Le vampate di calore, note anche come caldane, sono il sintomo più comune della menopausa. Ben tre donne su quattro ne risentono. Alcune iniziano a soffrirne prima della menopausa, quando hanno ancora il ciclo. Questo fastidioso sintomo si presenta come una sensazione improvvisa di calore nella parte superiore del corpo. Il viso e il collo potrebbero arrossarsi, e potrebbero apparire macchie rosse sul petto, sulla schiena e sulle braccia. Potrebbero verificarsi anche forti sudorazioni durante le vampate di calore o brividi di freddo dopo.

L’intensità e la frequenza delle vampate di calore variano da donna a donna. Alcune le percepiscono in modo lieve, mentre per altre possono essere così intense da interferire con le attività quotidiane.

Le vampate di calore possono comparire sia di giorno, in qualsiasi momento interrompendo la routine abituale, che di notte chiamate anche sudorazioni notturne, disturbando il sonno e causando risvegli frequenti.

La maggior parte delle donne che ne soffre riferisce di sperimentarle quotidianamente. In media, i sintomi persistono per più di sette anni, ma in alcuni casi possono protrarsi per oltre dieci anni.

COSA CAUSA UNA VAMPATA DI CALORE?

Le cause delle vampate di calore non sono completamente comprese, ma è noto che le fluttuazioni nei livelli di estrogeni nella perimenopausa e la perdita di estrogeni ovarici in menopausa svolgono un ruolo. Questi ormoni influenzano il centro di regolazione della temperatura del corpo situato nella parte più antica del nostro cervello, l’ipotalamo, che agisce come un termostato. Quando i livelli di estrogeni si riducono, l’ipotalamo può diventare più sensibile ai cambiamenti minimi della temperatura corporea. Ciò può portare a una reazione esagerata, come il rilascio di segnali che provocano la dilatazione dei vasi sanguigni (per disperdere calore) e la sudorazione.

Fattori scatenanti

Clima caldo o ambienti caldi

Indossare abiti pesanti

Bere bevande alcoliche

Mangiare cibi piccanti

Stress

Bere bevande calde

Fare bagni o docce calde

Fumo di sigaretta

COSA FARE PER ALLEVIARE LE VAMPATE DI CALORE?

Per alleviare i sintomi delle vampate di calore, la prima cosa da fare è migliorare il proprio stile di vita. Cambiamenti come smettere di fumare, praticare esercizio fisico regolare, mantenere un BMI (Indice di Massa Corporea) nella norma, seguire un’alimentazione sana limitando il consumo di grassi di origine animale rappresentano un passo importante verso il benessere. Anche se queste regole possono sembrare generiche, sono particolarmente utili nel contesto della gestione dei sintomi della menopausa.

Un altro rimedio efficace è praticare la respirazione profonda durante l’insorgenza di una vampata. Questo tipo di esercizio aiuta il corpo a rilassarsi e riduce la durata e l’intensità del sintomo. Inoltre, si possono trarre grandi benefici dalla partecipazione a corsi che insegnano tecniche per la gestione dello stress, come:

Meditazione consapevole (mindfulness)

Yoga
per migliorare l'equilibrio mente-corpo.

Tai Chi
una pratica che combina movimenti lenti, respirazione e rilassamento.

Anche gli integratori alimentari possono rappresentare un valido supporto per alleviare le vampate di calore durante la menopausa.
Prodotti a base di fitoestrogeni, come quelli derivati dalla soia o dal trifoglio rosso, mimano l’azione degli estrogeni naturali, contribuendo a ridurre l’intensità e la frequenza delle vampate. Gli integratori a base di cimicifuga, invece, agiscono modulando i recettori della serotonina, contribuendo a regolare i segnali termici che causano le vampate. Questi integratori sono particolarmente indicati per le donne che non possono o non desiderano ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva (TOS). Studi clinici hanno dimostrato che la cimicifuga può ridurre la frequenza e l’intensità delle vampate, oltre a migliorare il sonno e il benessere emotivo.

Prima di iniziare qualsiasi integrazione, è importante consultare un medico o un nutrizionista per scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

COSA FARE SE I SINTOMI PERSISTONO?

Se le vampate di calore sono violente e invalidanti nonostante l’uso di questi approcci, valuta l’opzione di utilizzare gli ormoni per gestire i tuoi sintomi. Se hai ancora le mestruazioni, puoi parlare con il tuo ginecologo/a della possibilità di un contraccettivo ormonale a basso dosaggio, che potrebbe offrirti sollievo. Per le donne che hanno già affrontato la menopausa la Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS), in grado di fornire l’estrogeno non più prodotto dalle ovaie, può essere un valido aiuto per ridurre vampate di calore e sudorazioni notturne, migliorando il benessere quotidiano.

Anche i farmaci che non contengono ormoni possono essere utilizzati come trattamento per le vampate di calore. La maggior parte di questi farmaci curano condizioni come depressione, ansia, problemi del sonno o vescica iperattiva. Sebbene non siano stati creati per le vampate di calore possono ridurne la frequenza o l’intensità.
Di recente, le autorità regolatorie italiane hanno approvato un nuovo farmaco chiamato fezolinetant specificamente progettato per trattare le vampate di calore. Agisce bloccando la neurochinina B (NKB), una sostanza chimica che si lega a un recettore nel cervello, innescando vampate di calore e sudorazioni notturne dovute alla menopausa.

Tieni traccia delle tue vampate di calore.

Annota cosa scatena le tue vampate di calore sul diario giornaliero delle vampate e cerca di evitarle. I possibili fattori scatenanti potrebbero includere cibi piccanti, alcol, caffeina, stress o stare in un posto caldo

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