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Menopausa e insonnia: trattamenti farmacologici e non farmacologici

Sapevi che l’insonnia è un disturbo molto comune in menopausa? Scopri i trattamenti farmacologici e non farmacologici disponibili e le best practice da seguire.​

Sei nel periodo della menopausa e ti sei spesso ritrovata ad avere problemi di insonnia? Non ti preoccupare, è una condizione piuttosto comune per le donne che attraversano questa fase. Quello che forse non sai è che esistono delle semplici regole in grado di aiutarti a migliorare la qualità del sonno e prevenire l’insorgere di questo fastidio.

 

Dati scientifici dimostrano che una scarsa igiene del sonno contribuisce al perdurare dei sintomi. È stato osservato che assumere alcolici e nicotina determina un peggioramento della qualità del sonno anche in soggetti che non sono affetti da insonnia.

In questo articolo scoprirai alcuni preziosi consigli e strategie per prevenire e sconfiggere l’insonnia in menopausa.

 

RIMEDI E STRATEGIE PER COMBATTERE L’INSONNIA IN MENOPAUSA​

Come possiamo vincere l’insonnia e (ri)conquistare il sonno? ​
In base alla causa principale che è alla base della tua insonnia esistono diversi modi per gestirla e trattarla grazie a trattamenti non farmacologici come integratori e fitoterapici, cambiamenti nello stile di vita e trattamenti farmacologici che devono sempre essere prescritti ed assunti sotto il controllo del medico.​

TRATTAMENTI FARMACOLOGICI e NON FARMACOLOGICI ​

La Terapia Ormonale può essere di aiuto?

Se, notte dopo notte, ad interrompere il tuo sonno sono le vampate di calore, può aiutarti a ripristinare la qualità del sonno la terapia ormonale. La terapia ormonale è il trattamento elettivo per le vampate di calore da moderate a gravi e di altri sintomi della menopausa, inclusa la prevenzione della perdita di massa ossea e le fratture correlate all’osteoporosi.

La terapia ormonale può migliorare la qualità del sonno, riducendo la sudorazione notturna, ma può agire anche attraverso altri meccanismi, poiché i disturbi del sonno in peri-menopausa possono verificarsi indipendentemente dalle vampate di calore.

Nei casi in cui la terapia ormonale sia controindicata o non preferita, sono disponibili svariate opzioni farmacologiche non ormonali per il trattamento dell’insonnia in menopausa. Le benzodiazepine rimangono il pilastro del trattamento nella maggior parte dei disturbi del sonno, compresa l’insonnia cronica o acuta.

Gli inibitori selettivi a basso dosaggio della ricaptazione della serotonina/serotonina noradrenalina possono agire riducendo l’insonnia, oltre a migliorare anche in qualche misura le vampate di calore. Tuttavia gli effetti avversi di questi farmaci devono essere attentamente considerati prima dell’uso., ragione per cui raccomandiamo sempre di affidarti a un medico prima di iniziare qualsiasi trattamento.​

Terapia Cognitivo-Comportamentale

La terapia cognitivo-comportamentale (TCC), è un ottimo intervento non farmacologico, breve ed efficace, che può aiutare le donne che soffrono d’insonnia causata da vampate di calore e sudorazioni notturne. ​

Le donne ad alto rischio di cancro al seno, con una storia di tumori ginecologici, con problemi della coagulazione del sangue o ipertensione non dovrebbero assumere la terapia ormonale sostitutiva.

Ricorda di rivolgerti sempre al tuo ginecologo di fiducia che saprà consigliarti al meglio

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Gli step della Terapia Cognitivo-Comportamentale

Modificare le abitudini alterate legate al sonno

Correggere le credenze falsate

Regolamentare i ritmi sonno-veglia

Limitare l’iperattivazione fisiologica, cognitiva ed emotiva

TECNICHE DI RILASSAMENTO

Le pratiche mentali e corporee sono tecniche che hanno lo scopo di ridurre lo stress, contrastare l’ansia e favorire l’addormentamento. In particolare, la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda possono attenuare lo stress, diminuire le tensioni fisiche e i processi di pensiero ed emotivi che influenzano negativamente il riposo.​

L’ipnosi, un intervento mente-corpo, ha dimostrato di avere un effetto significativo sulla riduzione delle vampate di calore, nonché di essere in grado di migliorare la qualità del sonno. ​

FISIOTERAPIA E INTEGRAZIONE DI MELATONINA

Per contrastare il problema dell’insonnia in menopausa si possono assumere integratori e fitoestrogeni. L’estratto di polline e pistillo, insieme a vitamina E, da associare alla melatonina la sera dopo cena, possono avere un effetto positivo sulla qualità del sonno. Diversi studi, inoltre, hanno mostrato benefici riguardo all’utilizzo della passiflora incarnata per il trattamento dell’insonnia associata ad uno stato di irrequietezza. Anche la melatonina si è dimostrata efficace per il trattamento delle difficoltà di insorgenza del sonno e della sonnolenza diurna.

Tra le terapie non farmacologiche, la ricerca scientifica ha dimostrato che la terapia cognitivo-comportamentale è il trattamento gold-standard, valido per la sua alta efficacia e per il fatto di agisce in modo simile negli uomini e nelle donne.

 

Concludendo: Le donne possono soffrire di disturbi del sonno più degli uomini in particolare durante la menopausa e con l’avanzare dell’età. L’ insonnia è un problema molto diffuso ma è possibile combatterla con diversi approcci, farmacologici e no, per ritrovare un buon sonno ristoratore che promuove la salute e il benessere.

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