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L’influenza dei fattori metabolici e della dieta sulla (in)fertilità – i micronutrienti

Micronutrienti

Nel nostro primo articolo abbiamo visto l’influenza che i macronutrienti hanno sulla fertilità. Ci dedicheremo ora  ai micronutrienti e agli antiossidanti.

I MICRONUTRIENTI

1. ACIDO FOLICO E VITAMINE B-12 E B-6

L’acido folico, la vitamina B-12 e B-6 influiscono sulla fertilità femminile, infatti, studi scientifici hanno dimostrato come l’integrazione di acido folico (in combinazione con la vitamina B-12), nel periodo precedente il concepimento sia in grado di migliorare sia la probabilità di una gravidanza spontanea ma anche di migliorare la probabilità di successo della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Un adeguato livello di acido folico è ancora più importante nel caso sia presente una disfunzione endocrina, come ad esempio la sindrome dell’ovaio policistico. (PCOS). Si è visto infatti che l’acido folico migliora la qualità ovocitaria (il numero di ovociti immaturi si riduce) aumentando così le probabilità di concepimento in particolare durante la PMA. 

L’impatto sulla fertilità di questi micronutrienti è probabilmente legato al metabolismo dell’omocisteina. 

L’omocisteina è un aminoacido presente nel corpo umano in quantità molto piccole. Deriva dalla trasformazione della metionina, un aminoacido essenziale, introdotto attraverso alimenti come carne e uova. La carenza di vitamina B6 e B12 e di acido folico può portare all’accumulo di omocisteina nel sangue e arrecare danni al sistema nervoso, cardiovascolare e osseo. 

Le donne con elevati livelli ematici di omocisteina hanno maggiore difficoltà a concepire, sono a rischio di aborti precoci ripetuti e hanno due volte di più la probabilità di andare incontro a complicazioni durante la gravidanza stessa. 

Recenti studi hanno evidenziato che un’elevata concentrazione di omocisteina nel sangue è presente nelle donne con aborti precoci ricorrenti. Probabilmente per l’influenza che l’omocisteina ha sulla vascolarizzazione della membrana esterna che riveste l’ovulo fecondato detta corion.  

È attraverso il corion  e le sue ramificazioni, dette villi coriali, che si compiono gli scambi gassosi e nutritivi fra il sangue dell’embrione e quello materno.  

Controllare il livello di omocisteina potrebbe esser importante, vista l’influenza negativa che esercita sulla fertilità e sulla gravidanza. 

Alle donne, prima di una gravidanza, è altamente consigliato assumere acido folico: non solo per prevenire i difetti del tubo neurale, ma anche per regolare i livelli nel sangue di omocisteina. L’integrazione è sicura e non causa effetti collaterali, anche in dosi superiori a quelle raccomandate in particolare nelle donne a rischio di aborti ricorrenti. Nel caso l’alimentazione non bastasse puoi ricorrere agli integratori specifici. Rivolgiti al tuo ginecologo che saprà fornirti tutte le informazioni necessarie. 

2. VITAMINA D

Grazie agli innumerevoli studi scientifici degli ultimi anni il ruolo che la vitamina D ha sulla salute e sul benessere è radicalmente mutato. Ha un ruolo chiave in moltissimi ambiti fisiopatologici, partecipando anche alla modulazione delle funzioni riproduttive femminili. I recettori per la vitamina D, infatti, sono presenti in numerosi tessuti degli organi riproduttivi, quali ovaie, endometrio, placenta, ipofisi e ipotalamo. Influisce su vari processi endocrini così come sulla produzione degli ormoni.  

Si è visto come sia un componente determinante anche nello sviluppo di patologie come la PCOS per il suo ruolo nella regolazione del metabolismo del glucosio 

Le donne affette da PCOS con carenza di vitamina D presentano più frequentemente disturbi endocrini e metabolici rispetto alle donne con concentrazioni di vitamina D normali. È fondamentale notare che la vitamina D ha proprietà antinfiammatorie e immunomodulanti e la sua carenza può essere associata all’endometriosi, che è una delle cause più frequenti di infertilità.  

La Vitamina D sembra anche avere un ruolo nella fertilità maschile in particolare sulla qualità dello sperma. Maggiori ricerche sono tuttavia in corso per capirne il ruolo effettivo.  

3. I MINERALI

Una corretta concentrazione di minerali è essenziale per molti processi fisiologici, tra cui il mantenimento della normale qualità dell’ovocita nonché per la fecondazione, maturazione e impianto dell’embrione 
Calcio, ferro, zinco, magnesio, iodio e selenio sono minerali particolarmente importanti ed essenziali per la fertilità e, una loro carenza può ostacolarla. Noi donne, dobbiamo prestare una particolare attenzione nell’ assumere quantità adeguate di minerali. Nel caso di carenze è importante assumere integratori specifici in grado di ripristinarne i normali livelli. Ecco qualche dettaglio in più sui singoli elementi ed il loro ruolo nell’abito della fertilità. 

  • Il calcio influisce sui vasi sanguigni, sulle contrazioni muscolari, sulla conduzione nervosa e sulla secrezione ormonale. Inoltre, durante la gravidanza, il feto utilizza il calcio scheletrico della madre per la crescita ossea.  

Il fabbisogno giornaliero di Calcio è di 800mg in età fertile e di 1200mg in gravidanza, allattamento e menopausa.  La classe di alimenti più ricca di calcio è quella del latte e suoi derivati, dei quali si raccomanda l’assunzione giornaliere di 2-3 porzioni.  

Nel caso ci fosse una bassa o nulla tollerabilità al lattosio? Nessun problema perché i formaggi a pasta dura o extra-dura, come ad esempio il Parmigiano, stagionati a lungo (30-36 mesi), possono essere definiti “privi di lattosio”, quindi indicati anche per i soggetti intolleranti.  

  • Un altro elemento chiave è lo iodio. Livelli non sufficienti di questo minerale possono influire sulla possibilità che si instauri la gravidanza. La sua carenza da moderata o grave, come dimostrato in uno studio condotto su 501 donne, riduce fino al 46% la probabilità di rimanere incinta in confronto alle donne con un livello adeguato di iodio.  E allora, come colmare la carenza di iodio? Sale iodato integrale (attenzione però a non abbondare perché troppo sale non fa bene alla salute), frutta, verdura, pesce e prodotti ittici. Se tutto ciò non dovesse essere sufficiente chiedi al tuo medico che saprà prescriverti il prodotto più indicato per te.   
  • Il selenio quando si pianifica una gravidanza ha un ruolo di estrema importante (sia nelle donne che negli uomini).   
    Uno studio ha dimostrato che la sua carenza influenza sul tempo per il raggiungimento della gravidanza. Inoltre, grazie alle sue proprietà antiossidanti è in grado di influenzare la crescita e la maturazione dei follicoli ovarici.  
    Nell’uomo, sia la carenza che l’eccesso di selenio, possono provocare parametri spermatici anomali e disturbi della fertilità. Il selenio aumenta la motilità e la vitalità degli spermatozoi e ne protegge il DNA dallo stress ossidativo.   
    Per questo motivo è importante una valutazione dei livelli di selenio nel sangue di entrambi i componenti della coppia e nel caso di carenze si consigliata l’integrazione.  
  • Il magnesio partecipa al metabolismo del glucosio; pertanto, può essere fondamentale per le donne con PCOS e disturbi metabolici. Un’adeguata concentrazione sierica di magnesio è probabilmente associata a una maggiore sensibilità insulinica dei tessuti.
  • lo zinco è un componente della dieta molto importante in particolare per la fertilità maschile. Possiede un potente suo forte effetto antiossidante. Un livello adeguato di zinco nello sperma è essenziale per la corretta steroidogenesi e lo sviluppo testicolare, nonché per la produzione degli spermatozoi ed il loro mantenimento in termini di normale funzione, morfologia e conta. In definitiva lo zinco è necessario per il corretto svolgimento della fecondazione.  È fondamentale assicurarsi che il proprio partner assuma adeguate quantità di zinco.  

GLI ANTIOSSIDANTI

Ogni volta che si verifica uno squilibrio tra le specie reattive dell’ossigeno, note anche come radicali liberi, e antiossidanti si crea uno stato ossidativo. Le attuali conoscenze scientifiche indicano che lo stress ossidativo è coinvolto nella difficoltà a procreare. I radicali liberi possono influenzare l’ovulo causando danni sia al processo di fecondazione sia sull’intero processo di embriogenesi. Ciò costituisce la ragione di un ampio utilizzo di antiossidanti nel trattamento dell’infertilità.

Nell’ uomo è stato dimostrato che una ridotta fertilità è presente in chi ha livelli più bassi di antiossidanti nello sperma rispetto a chi ha li ha normali

  • le vitamine C, E e A sono tra gli antiossidanti più potenti. La vitamina C, presente in alte concentrazioni nell’ovocita, è essenziale in quanto  è fondamentale sia per l’ovulazione che per la fase luteale. La vitamina E è importante per la corretta vascolarizzazione e per l’endometrio. 
  • la L-carnitina è un importante antiossidante. Grazie al suo effetto sull’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (ovaio o testicolo), regola le concentrazioni dei fattori di rilascio da parte dell’ipotalamo (GnRH) e dell’ipofisi (come LH, FSH e Prolattina) che regolano a loro volta quello degli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone, androgeni).  Aumenta inoltre, la produzione di energia da parte degli ovociti e degli spermatozoi ed è coinvolta nella lotta allo stress ossidativo. Viene prodotta dal nostro organismo, soprattutto dal fegato e dai reni, partendo da due aminoacidi: lisina e metionina. Affinché questo possa avvenire sono necessarie soprattutto quantità adeguate di vitamina C e ferro 

La carne rossa è una delle maggiori fonti di L-carnitina, mentre i vegetali la contengono solo in tracce. 

Atomo sano radicale libero antiosaidante
Stress ossidativo

La biodisponibilità della carnitina (ovvero la quantità disponibile per svolgere l’effetto desiderato) proveniente dagli alimenti è molto più elevata rispetto agli integratori

  • gli antiossidanti si trovano anche negli alimenti di origine vegetale. Il licopene è un carotenoide rossastro che si trova frequentemente nei pomodori e in diversi frutti rossi, con note attività antiossidanti. L’astaxantina è un carotenoide xantofilo, di colore variabile tra il giallo e il rosso, molto diffusa nel regno animale e vegetale. È presente in vari microrganismi e organismi marini, ha potenti proprietà antiossidanti, in quanto è da 100 a 500 volte più efficace della vitamina E nel prevenire la perossidazione lipidica. La quercetina è invece un bioflavonoide di origine alimentare ampiamente presente nelle piante e nelle verdure, che ha attirato una notevole attenzione nel campo dello studio della fertilità (soprattutto maschile), grazie alle sue potenti proprietà antiossidanti 

Detto ciò, si capisce come l’assunzione alimentare di minerali e antiossidanti sia importante e nel caso in cui l’alimentazione non sia in grado di garantirne una adeguata introduzione, esistono prodotti specifici e di eccellente qualità oltre che poco costosi, indicati per l’integrazione di tali carenze 

 

La dieta può essere un importante fattore modificabile del potenziale riproduttivo femminile e maschile. Pertanto, il ruolo che ha l’esposizione quotidiana ai “micro e macronutrienti” deve essere evidenziato per preservare la fertilità o per prevenire l’infertilità. Una forte adesione della coppia a un modello alimentare sano, basato principalmente su alimenti vegetali e pesce, si correla positivamente con gli indicatori della qualità sia degli ovociti che dello sperma. La dieta correttamente bilanciata dovrebbe fornire gran parte delle sostanze necessarie a garantire una buona funzione riproduttiva. Spesso, in particolare nelle donne, non essendo sufficiente l’alimentazione dovrebbero essere condotti esami specifici per accertare eventuali carenze nutrizionali, nel caso fossero accertate è importante procedere con una adeguata supplementazione sotto il controllo medico. 

Alla luce di questi fattori, sarebbe fondamentale adottare un approccio olistico al mantenimento o trattamento della fertilità sia femminile che maschile che includa molti specialisti come ad esempio il ginecologo, l’andrologo, l’endocrinologo e non ultimo il nutrizionista   

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