fbpx
CuraInestetismi

Iperandrogenismo: cos’è e come si cura

CHE COS’È L’IPERANDROGENISMO?

L’iperandrogenismo è un termine che si usa per indicare l’eccesso di ormone sessuale maschile (testosterone) circolante nelle donne e i suoi effetti sull’organismo.

Questa particolare condizione si verifica quando in una donna sono presenti livelli elevati di ormoni maschili (androgeni) prodotti dalle ghiandole endocrine preposte, cioè ovaio e surrene.

QUALI SONO LE CAUSE DELL’IPERANDROGENISMO?​

L’iperandrogenismo può avere diverse cause. In linea generale, livelli elevati di ormoni sessuali maschili circolanti nelle femmine possono derivare da:

  • malattie delle ovaie
  • sindrome dell’ovaio policistico
  • tumori ovarici benigni (non invasivi) o maligni (cancerosi)
  • malattia della ghiandola surrenale
  • deficit parziale dell’enzima surrenalico 21-idrossilasi (deficit di CYP21A2 a insorgenza tardiva) e altre forme di iperplasia surrenalica congenita
  • tumori benigni o maligni del surrene
  • malattie dell’ipofisi
  • sindrome di Cushing dovuta a un eccesso di ormone adrenocorticotrofico (ACTH)
  • acromegalia (gigantismo) dovuta a un eccesso di ormone della crescita e di fattore di crescita insulino-simile (IFG-1)
  • prolattinoma, un tumore che produce prolattina, poiché la prolattina stimola la ghiandola surrenale.
  • obesità e sindrome metabolica: i surreni e il grasso corporeo producono più androgeni in risposta al rilascio di insulina e IFG-1 e la pelle produce meno vitamina D.
  • farmaci che possono causare l’acne, tra cui testosterone, steroidi anabolizzanti e IGF-1 umano ricombinante.
ORIGINE DEL TERMINE “ANDROGENISMO”

Il termine “androgeno” deriva dalle parole greche andros e genao, che si traducono rispettivamente in “uomo” e “produrre o creare” rispettivamente. L’iperandrogenismo è quindi uno stato di produzione eccessiva di ormoni “maschili”, anche se questi ormoni sono normalmente presenti nelle donne a livelli più bassi.​

IPERANDROGENISMO E ORMONI​

Esistono diversi meccanismi interni, a livello ormonale e di organismo, che determinano l’insorgenza dell’iperandrogenismo. Alcuni esempi sono:

  • elevati livelli complessivi di testosterone circolante
  • testosterone complessivo normale con livelli aumentati di testosterone libero, dovuto a bassi livelli di ormoni sessuali leganti (SHBG, la proteina che trasporta il testosterone nel sangue). Normalmente nel sangue circola poco testosterone libero, poiché il testosterone è strettamente legato dalla SHBG
  • conversione attiva degli androgeni più deboli in androgeni più forti, come il diidrossitestosterone (DHT), da parte dell’enzima di tipo 1 5-alfa-reduttasi all’interno della ghiandola sebacea
  • steroidi surrenali convertiti prima in androstenedione dalla 3-beta-idrossisteroide deidrogenasi e poi in testosterone dalla 17-beta idrossisteroide deidrogenasi
  • maggiore sensibilità della pelle al DHT
  • effetti dell’insulina e somatomedina (o IGF-1)

É importante indagare subito questi aspetti con degli esami specifici nel momento in cui sospettate di essere affette da iperandrogenismo.

EFFETTI DELL'IPERANDROGENISMO

L’iperandrogenismo, di per sé, non è una condizione patologica pericolosa per la salute di una donna. Indubbiamente, però, può portare ad alcuni fastidiosi inestetismi e problemi all’organismo che possono impattare sulla vita quotidiana di chi ne è affetta.

I principali sintomi e segni dell’iperandrogenismo sono:

 

 

  • seborrea (pelle grassa)
  • acne
  • hidradenitis suppurativa
  • irsutismo
  • alopecia androgenetica (calvizie)
  • alterazioni del ciclo mestruale
  • anovulazione
  • infertilità
  • aspetto mascolino con aumento della massa muscolare e diminuzione delle dimensioni del seno
  • ingrossamento della voce con laringe prominente
  • ingrossamento del clitoride associato a un aumento della libido (virilizzazione)
  • diabete di tipo 2 associato a insulino-resistenza
  • obesità o sovrappeso

QUALI ESAMI SONO NECESSARI PER INDIVIDUARE L’IPERANDROGENISMO?​

In presenza di sintomi o segni che suggeriscono un iperandrogenismo, alcuni esami specifici di laboratorio possono essere utili per identificare la causa esatta. Se sospetti di soffrire di iperandrogenismo, ecco quali sono i principali esami che possono aiutarti ad arrivare a una corretta diagnosi:

 

  • FSH (ormone follicolo stimolante)
  • LH (ormone luteinizzante)
  • Estradiolo
  • Prolattina
  • Testosterone
  • SHBG (globulina legante gli ormoni sessuali)
  • 17-idrossiprogesterone
  • DHEAS (deidroepiandrosterone solfato)
  • Funzione tiroidea
  • Ecografia pelvica per valutare le cisti ovariche

Se assumi contraccettivi orali, devono essere interrotti circa 6 settimane prima di effettuare test/esami. Il momento ideale è nei primi 3 giorni del periodo mestruale e il prelievo è preferibile a digiuno.

IPERANDROGENISMO E TESTOSTERONE​

Un testosterone elevato suggerisce che una fonte ovarica può essere responsabile dei segni di iperandrogenismo. Se i livelli di testosterone sono solo lievemente alterati, si può prendere in considerazione la sindrome dell’ovaio policistico; se, invece, essi sono marcatamente elevati, si può prendere in considerazione un tumore ovarico.
Un DHEAS (deidroepiandrosterone solfato) elevato suggerisce una fonte surrenalica, mentre un livello elevato di 17-idrossiprogesterone suggerisce un’iperplasia surrenalica congenita. A volte, però, i risultati degli esami risultano nella norma nonostante si soffra in maniera evidente di irsutismo. Come può accadere tutto ciò?

La maggior parte delle donne affette da acne/irsutismo presenta livelli ormonali simili a quelli delle donne non affette. Ciò indica che l’acne/irsutismo non è dovuto a una malattia dell’ovaio, della ghiandola surrenale o dell’ipofisi.
Alcune donne presentano una maggiore attività dell’enzima 5alfa-reduttasi nelle ghiandole sebacee. Questo porta a una maggiore quantità di ormone maschile, il diidrotestosterone, all’interno della cellula, il che può spiegare l’acne e l’irsutismo. Altre cause dell’acne sono i fattori ereditari e ambientali.

QUANDO CONVIENE CONSULTARE UNO SPECIALISTA ORMONALE?​

La maggior parte delle donne con acne e/o irsutismo può essere gestita dal medico di famiglia o da un dermatologo.​
Alle donne che presentano acne e disturbi mestruali significativi, irsutismo grave, sospetta sindrome di Cushing o acromegalia, testosterone totale > 5 nmol/L o altre anomalie ormonali è consigliabile un consulto con un endocrinologo (specialista ormonale).​

IPERANDROGENISMO E TERAPIA ORMONALE​

Il trattamento dei pazienti affetti da acne comprende agenti antiacne topici, antibiotici orali come la tetraciclina, antiandrogeni (terapia ormonale, compresa la pillola anticoncezionale) e isotretinoina orale. Questi possono essere utilizzati con successo in pazienti con e senza iperandrogenismo. La maggior parte delle donne con irsutismo utilizza metodi fisici di depilazione e può assumere la pillola anticoncezionale.​

Tuttavia, quando l’acne e/o l’irsutismo non rispondono alla terapia convenzionale a causa di squilibri ormonali, si possono prendere in considerazione antiandrogeni più potenti.​

Se sospetti di soffrire di iperandrogenismo, recati subito da un medico specializzato, il quale potrà effettuare una diagnosi certa. Segui scrupolosamente le indicazioni che ti darà, affidandoti alla sua competenza ed esperienza. Evita sempre le soluzioni e le cure “fai da te” che, oltre a essere inutili, spesso si possono addirittura rivelare controproducenti! Tieni sempre a mente che le cure per l’iperandrogenismo ci sono: l’importante è affidarsi alle persone giuste e seguire solo le terapie approvate scientificamente.​

  • Sharma A, Welt CK. Med Clin North Am. 2021 Nov;105(6):1099-1116.
  • Escobar-Morreale HF. Nat Rev Endocrinol. 2018 May;14(5):270-284.
  • Jiang VS, ET AL., Curr Opin Endocrinol Diabetes Obes. 2022 Dec 1;29(6):535-540.
© Riproduzione riservata
Parla con
l'esperta

Iscriviti ora alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornata e accedere a contenuti e servizi esclusivi