Nel silenzio del dolore femminile, l’ozono accende una nuova speranza di vivere la vita senza dolore e confini.
Fibromialgia, endometriosi, dolore pelvico cronico, sindrome da fatica post-virale: molte condizioni che generano dolore persistente colpiscono prevalentemente le donne. Il motivo? Un intreccio complesso tra sistema immunitario, cervello e intestino – chiamato asse intestino-cervello – che spesso si sbilancia a scapito della salute femminile.
Le terapie convenzionali, purtroppo, spesso offrono sollievo parziale. È per questo che l’attenzione si sta spostando verso approcci sistemici e innovativi, come l’ozonoterapia orale. Questa tecnica sfrutta un concetto biologico noto come ormesi e può modulare l’infiammazione, lo stress ossidativo e persino il microbiota intestinale.
COME FUNZIONA L’OZONOTERAPIA?
- Ormesi: stimolare il corpo per rinforzarlo
L’esposizione controllata a piccole dosi di ozono crea un “micro stress” ossidativo che spinge le cellule ad attivare sistemi di difesa, come il fattore Nrf2, una proteina fondamentale per la difesa cellulare contro lo stress ossidativo. Ciò rafforza i mitocondri, riduce l’ipersensibilità al dolore e rende i tessuti più resistenti all’infiammazione.
- Infiammazione silente & stress ossidativo
Nelle sindromi dolorose croniche, l’infiammazione non è acuta ma “di basso grado”, persistente e subdola, in quanto abbassa la soglia della nocicezione, il meccanismo attraverso il quale il cervello riconosce gli stimoli del dolore dannosi.
Grazie alle proprietà dell’ozono medicale l’ozonoterapia può:
- Ridurre le citochine pro-infiammatorie come IL-6 e TNF-α
- Aumentare mediatori antinfiammatori come IL-10
- Riequilibrare il sistema redox e ridurre la sensibilizzazione centrale (tipica del dolore nociplastico)
Il dolore nociplastico è una forma di dolore cronico che non nasce da una lesione o infiammazione visibile, ma da un’alterazione della percezione del dolore a livello del sistema nervoso centrale. È tipico di condizioni come fibromialgia, endometriosi e sindrome dell’intestino irritabile, colpendo soprattutto le donne. In questi casi, il cervello amplifica segnali dolorosi anche in assenza di reali stimoli dannosi.
- Microbiota intestinale: un alleato dimenticato
Nella fibromialgia e in molte condizioni croniche, il microbiota è alterato (“disbiosi”). Studi recenti hanno dimostrato che la disbiosi in donne con fibromialgia è implicato nella conduzione del dolore e nelle alterazioni immunitarie, e che un microbiota sano è associato a riduzione del dolore e miglioramento della qualità della vita.
L’ozonoterapia nel dolore cronico grazie alle proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie e antiossidanti dell’ozono potrebbe:
- Ridurre i batteri patogeni e favorire quelli benefici
- Stimolare la produzione di butirrato, un antinfiammatorio naturale
- Rinforzare la barriera intestinale, riducendo la permeabilità intestinale (“leaky gut”) che attiva il sistema immunitario
Il trapianto del microbiota intestinale di una donna con fibromialgia a un topo sano ha indotto dolore cronico nel topo – senza nessun trauma fisico. L’intestino comunica davvero con il sistema nervoso.
QUANDO È INDICATA L’OZONOTERAPIA?
L’ozonoterapia orale può rappresentare un valido supporto in diverse condizioni croniche femminili, soprattutto quando sono presenti infiammazione persistente, stress ossidativo e disbiosi intestinale. Di seguito, alcune delle principali indicazioni:
Il microbiota modulato dall’ozono può ridurre la trasmissione del dolore
Epigenetica e stress ossidativo potrebbero essere influenzati positivamente
L’infiammazione sistemica nelle sopravvissute può essere un bersaglio dell’ozono
Mostrano caratteristiche comuni alla fibromialgia, compresi i disturbi del microbiota
Il dolore cronico nelle donne, spesso sottovalutato e difficilmente trattabile, rappresenta una sfida clinica e sociale complessa. Condizioni come la fibromialgia, l’endometriosi non solo compromettono la qualità della vita, ma sono spesso accompagnate da infiammazione cronica, disbiosi intestinale e alterazioni della percezione del dolore.
L’ozonoterapia orale si sta affermando come una strategia terapeutica integrativa promettente, capace di agire su molteplici fronti biologici: dalla modulazione dello stress ossidativo alla regolazione del microbiota e delle risposte infiammatorie, fino al supporto nella normalizzazione della risposta nocicettiva.
Pur non essendo una cura “miracolosa” o sostitutiva delle terapie convenzionali, l’ozono può rappresentare un valido alleato all’interno di percorsi di cura multidisciplinari, soprattutto quando orientati a un approccio più personalizzato e centrato sulla donna.
Ulteriori studi clinici sono in corso, ma i dati preliminari sono incoraggianti: l’ozonoterapia merita attenzione, studio e maggiore diffusione tra le opzioni terapeutiche per il dolore cronico femminile.
"A volte, il dolore non chiede di essere sconfitto, ma ascoltato con occhi nuovi. È lì che la guarigione trova spazio."
4WomanHealth
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