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Gravidanza: quali sono i primi sintomi e come riconoscerli

Dalla nausea al seno teso e dolente, all’avversione per alcuni cibi e alla stanchezza: il corpo femminile durante il processo di gravidanza subisce svariati cambiamenti fisiologici che coinvolgono tutti i sistemi d’organo per sostenere la crescita del feto e preparare la futura mamma al parto e all’allattamento.
Una tempesta ormonale che gioca un ruolo fondamentale, già dal concepimento, responsabile dei sintomi della gravidanza, frequenti nella maggioranza delle donne.
Un viaggio intenso e meraviglioso, lungo in media 280 giorni, in cui nasce e si rafforza il legame tra madre e figlio.

Quando iniziano i primi sintomi della gravidanza?

Se ancora non hai effettuato un test di gravidanza e sospetti di poter essere incinta, sicuramente ti starai chiedendo se quei sintomi che stai sperimentando sono relativi, per esempio, alla sindrome premestruale di cui magari hai sempre sofferto o semplicemente ai primi segni della mestruazione che sta arrivando, magari invece potrebbero essere i primi sintomi di una gravidanza.

E se fosse finalmente la cicogna che bussa alla tua porta?

I primi sintomi della gravidanza sono un insieme di disturbi di entità variabile, che spesso possono creare confusione poiché simili a quelli della sindrome premestruale, quali tensione mammaria, crampi al basso ventre e stanchezza.

Già a partire dal concepimento si verificano cambiamenti ormonali significativi che innescano una varietà di sintomi diversi per ogni donna: alcune potrebbero manifestarli una o due settimane dopo la fecondazione, mentre altre potrebbero non avvertire nulla e ricevere la conferma di essere in dolce attesa solo dopo diverse settimane; tutto questo dipende anche dalla capacità della donna di cogliere i cambiamenti che si verificano all’interno del proprio corpo e dalla sua sensibilità.

Nel caso questi sintomi precoci siano particolarmente accentuati, la gravidanza potrebbe essere gemellare!

Quali sono i sintomi precoci della gravidanza più comuni? E quando si verificano?

primi sintomi della garanzia
Se hai un ciclo mestruale mensile regolare, il primo segno di una gravidanza è l’assenza della mestruazione. Talvolta, però, ancor prima del ritardo mestruale potresti avvertire dei segnali come quelli elencati nella infografica.

Se alcuni sintomi come nausea, vomito, crampi, perdite ematiche, dovessero essere persistenti, particolarmente accentuati o addirittura ingravescenti, rivolgiti al tuo medico di fiducia per preservare la salute tua e del tuo futuro bambino. L’intervento tempestivo è fondamentale.

Di seguito tutto ciò che devi sapere sui sintomi precoci della gravidanza, inclusi i motivi per cui si verificano e i consigli su come trovare sollievo senza troppe preoccupazioni.

Perdite da impianto

Dalla prima alla quarta settimana tutto sta ancora accadendo a livello cellulare. La cellula uovo, dopo essere stata fecondata, crea una blastocisti (un gruppo di cellule piene di liquido) che si svilupperà poi negli organi e nelle parti del corpo del feto.

Circa 10-14 giorni dopo il concepimento, la blastocisti (embrione allo stadio di sviluppo di 5-6 giorni) si impianta nell’endometrio, che è la mucosa di rivestimento interno dell’utero; ciò può causare le perdite da impianto (denominato anche spotting da impianto). Sono lievi perdite ematiche che possono essere confuse con un leggero ciclo mestruale.

Alcuni segni di perdite da impianto sono:

  • colore: il colore delle perdite da annidamento può variare dal rosato al rosso o essere bruno/marroncino;
  • dolore: le perdite in genere non causano alcun dolore, tuttavia, se dovesse presentarsi, sarebbe più lieve di quello avvertito con le mestruazioni;
  • durata: è probabile che il sanguinamento duri non più di due giorni e non richieda trattamento; a volte può durare solo poche ore.

Se pensi di avere perdite da impianto:

  • non usare un tampone: l’uso potrebbe aumentare il rischio di infezione.

Crampi al basso ventre

Durante il primo trimestre, i crampi possono derivare dai normali cambiamenti che si verificano durante lo sviluppo del feto. Questo disturbo è generalmente descritto come una sensazione di trazione su uno o entrambi i lati dell’addome. Sebbene non sia considerato un sintomo precoce per l’individuazione della gravidanza, è un fastidio molto comune.

I crampi si verificano in genere quando l’utero si espande, provocando l’allungamento dei legamenti e dei muscoli che lo supportano; potrebbero essere più evidenti quando starnutisci, tossisci o cambi posizione.

Se si verificano lievi crampi durante la gravidanza ci sono delle cose che potresti fare:

  • prova a sederti, sdraiarti o cambiare posizione;
  • fai un bagno caldo;
  • fai esercizi di rilassamento;
  • metti una borsa dell’acqua calda avvolta in un asciugamano sull’addome;
  • bevi molti liquidi, l’idratazione è importante

Seni doloranti e ingrossati

Seni turgidi, gonfi e doloranti, areole (l’area intorno ai capezzoli) scure e irregolari sono tra i primi cambiamenti che potresti avvertire all’inizio della gravidanza; gli ormoni, estrogeni e progesterone, hanno la maggior parte del merito (o della colpa): il tuo corpo sta iniziando a sviluppare i dotti lattiferi, il che significa che le mammelle si stanno già preparando per l’allattamento.
Le tue areole potrebbero aumentare di dimensione, al loro interno si inizieranno a formare piccole protuberanze che aumentano di grandezza e numero. Questi piccoli rilievi, chiamati tubercoli di Montgomery, non sono altro che delle ghiandole sebacee che sono sempre state lì, ma che ora si stanno preparando a lubrificare i capezzoli per quando inizierai ad allattare.

Un reggiseno con il sostegno può fare la differenza quando i seni sono doloranti o pesanti, soprattutto perché il seno tende ad allargarsi durante la gravidanza:

  • scegli un reggiseno con diverse chiusure che ti diano più spazio per farlo crescere nei prossimi mesi
  • acquista coppette per il seno: si adattano al reggiseno per ridurre l’attrito e il dolore ai capezzoli

Nausea mattutina e vomito

Se ti trovi nel bel mezzo di una riunione e senti l’impulso incontrollabile di dover vomitare, non sentirti imbarazzata né sola: secondo uno studio recente, svolto da un gruppo di ricercatori dell’università di Oslo, la nausea e il vomito sono, in gravidanza, condizioni molto comuni. Colpisce fino al 80% delle donne in gravidanza in tutto il mondo. I sintomi si presentano spesso al mattino (da qui nausea mattutina), ma può verificarsi in qualsiasi momento del giorno. Inizia solitamente tra le 4-9 settimane di gravidanza e raggiunge il picco tra le 7-12 settimane. Nella maggior parte delle donne questi sintomi scompaiono tra le 12-16 settimane di gravidanza. Nel 15% possono durare fino alla ventesima settimana di gravidanza o fino al parto. Nel 3% di donne in gravidanza può presentarsi nella forma più grave detta iperemesi gravidica.
La nausea molto probabilmente deriva dalla presenza di un ormone, la gonadotropina corionica umana (hCG). All’inizio della gravidanza l’hCG aumenta molto rapidamente e in maniera continua, questo innalzamento dei livelli e/o valori elevati possono favorire e causare la comparsa di nausea e vomito.
Anche il progesterone, che favorisce il rilassamento della muscolatura liscia e rallenta il transito del cibo attraverso lo stomaco, potrebbe innescare e facilitare la comparsa di nausea e vomito.

Quando lo stomaco è vuoto per un tempo prolungato, l’acidità gastrica può aumentare e scatenare ulteriormente questi sintomi.

Che fare se ti si presentasse questa sintomatologia? Alcuni piccoli cambiamenti nell’alimentazione e nello stile di vita possono aiutare a ridurre questi fastidi.

  • mangia frequenti e piccoli pasti o uno spuntino ogni 1-2 ore
  • aggiungi una fonte di proteine a ogni spuntino e a ogni pasto,
  • bevi molta acqua o liquidi, possibilmente freddi (8 bicchieri); eviterai così anche di disidratarti.
  • mantenere separati solidi e liquidi, bevendo 20-30 minuti prima o dopo i pasti/spuntini.
  • mangia cibi leggeri e delicati per lo stomaco

Se nausea e vomito hanno un impatto negativo sulla tua vita quotidiana e non riesci a trattenere, dopo aver mangiato, liquidi o cibo consulta il tuo medico: potrebbe prescriverti un farmaco antinausea sicuro per la gravidanza.

Stanchezza e sonnolenza

Ti senti esausta e hai solo voglia di dormire? Non preoccuparti.
Molte gestanti avvertono stanchezza già a partire da una settimana dal concepimento. Alti livelli di progesterone giocano un ruolo importante su spossatezza e sonnolenza.  Inoltre, la placenta e il feto stanno iniziando a crescere e anche il volume del sangue all’interno del tuo organismo sta aumentando, ciò può causare affaticamento.

Cerca di modificare lo stile di vita, fai piccoli e frequenti pasti, muoviti regolarmente (sarà sufficiente una passeggiata). Inoltre: 

  • se puoi, cerca di dormire a sufficienza
  • arieggia e mantieni fresca la tua camera da letto: la temperatura corporea potrebbe essere più alta durante le prime fasi della gravidanza

Pollachiuria

La pollachiuria è la sensazione/bisogno di urinare spesso, caratteristico dell’ultimo trimestre di gestazione, dovuto alla pressione dell’utero sulla vescica. In realtà, ancor prima del ritardo delle mestruazioni potresti avere la necessità di urinare più frequentemente: questo accade perché durante la gravidanza la quantità di sangue all’interno del tuo corpo aumenta e i tuoi reni devono filtrarne di più per rimuovere sostanze dannose per l’organismo.

Cosa puoi fare nel caso fosse difficile poter raggiungere facilmente una toilette?

  • evita le bevande contenenti caffeina (la caffeina può avere un effetto diuretico e potresti aver bisogno di urinare più spesso)
  • se la quantità di volte in cui devi alzarti la notte disturba il tuo sonno, cerca di evitare di bere liquidi due o tre ore prima di andare a letto

Alterazioni dell’olfatto e del gusto

Alcuni odori che non ti hanno mai infastidito prima possono diventare meno gradevoli o addirittura scatenare la nausea. L’alterazione dell’olfatto (disosmia) può variare da un semplice fastidio ad un vero e proprio senso di nausea. Si tratta di un sintomo precoce della gravidanza per lo più auto-riferito. Esistono poche prove scientifiche che riferiscono tale disturbo durante il primo trimestre;  tuttavia, in uno studio effettuato nel 2017, è stato evidenziato che le donne in gravidanza manifestano un’intolleranza agli odori rispetto alle donne non gravide: fattori ormonali, cognitivi e metabolici possono causare una trasformazione nel discernimento degli odori durante la gestazione.

Già dopo poche settimane dal concepimento è frequente provare una sensazione di disgusto per alcuni cibi o bevande (come ad esempio il caffè), o addirittura avvertire uno strano sapore metallico in bocca, una condizione chiamata disgeusia.

  • Prova a riadattare l’alimentazione cercando di rispondere alle esigenze che l’organismo richiede.
  • Fai pasti con cibi poco elaborati e leggeri, evita spezie, fritti, e alimenti i cui odori possono essere eccessivamente forti. La dieta mediterranea risponde perfettamente a questi criteri.

Cambiamenti di umore

Se alterni momenti di euforia a profonda tristezza o crisi di pianto, non avere timore: è colpa delle fluttuazioni dei livelli degli ormoni durante la gestazione. Le variazioni di progesterone in circolo, sono coinvolte negli sbalzi d’umore caratteristici di questo periodo.

Gli sbalzi d’umore comuni durante la gravidanza possono causare:

 

  • ansia
  • euforia
  • irritabilità
  • depressione

Cerca di essere consapevole che questa condizione è fisiologica e mantieni la calma:

  • fai del movimento o attività fisica: un toccasana perché oltre a mantenerti in forma aiuta a produrre endorfine, procurandoti uno stato di benessere
  • mangia cibi sani e leggeri: anche l’alimentazione gioca un ruolo importante sia per la mente che per la forma fisica
  • condividi con chi ti è accanto le tue sensazioni: comunicare i tuoi stati d’animo, paure e ansie ti aiuterà a farti sentire più sollevata

Concludendo, i primi sintomi della gravidanza possono essere indicativi del periodo di grande cambiamento che il corpo della futura mamma sta per affrontare e presentarsi con sintomi diversi da donna a donna.

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